VITTORINO ANDREOLI

Incontro con Vittorino Andreoli – “Sulla vecchiaia”,

presentazione del libro “Lettera a un vecchio”

Sabato 10 giugno ore 18,00 – Badia di Torrechiara

Noto psichiatra e neuro farmacologo, dopo le esperienze come docente a Cambridge, Harvard e New York, si orienta sulla neurologia e psichiatria, analizzando il comportamento dell’uomo e la sua follia. Molteplici i suoi contributi scientifici e divulgativi. Nell’ultimo “Lettera a un vecchio” approfondisce il tema già affrontato in precedenza di come si possa e si debba avere una nuova idea della vecchiaia perché, sono le sue parole: “chi ha danzato a lungo col tempo, ha maggiore capacità di sperimentare la gioia e considerare il piacere”.

Vittorino Andreoli, nato a Verona nel 1940, si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova con una tesi di Patologia Generale sotto la guida del prof. Massimo Aloisi. Continua la ricerca sperimentale presso l’Istituto di Farmacologia dell’Università di Milano, dedicandosi ora interamente all’encefalo. In particolare alla correlazione tra biologia dell’encefalo e comportamento animale e umano.
Lavora in Inghilterra a Cambridge al Department of Biochemistry e successivamente negli Stati Uniti : prima alla Cornell Medical College di New York e successivamente alla Harvard University, con il professor Seymour Kety direttore dei Psychiatric Laboratories e della Cattedra di Biological Psychiatry.
In questo periodo si evidenzia decisamente il suo interesse per il comportamento nella sua dimensione patologica e si dedica alla psichiatria al suo rientro in Italia.

È specialista in Psichiatria e successivamente in Neurologia.
Consegue la Libera docenza in Farmacologia e Tossicologia.
E dal 1972 diventa Primario di psichiatria e da allora ha esercitato la professione nell’ambito delle strutture pubbliche con i diversi cambiamenti succedutisi dal punto di vista dei sistemi di assistenza al malato di mente e fino al 1999.
È co-fondatore e primo Segretario della Società Italiana di Psichiatria Biologica.
Presiede per molti anni La Session on Psychopathology of Expression della World Psychiatric Association di cui attualmente è President of Honour.
Fondatore e co-direttore dei Quaderni Italiani di Psichiatria per vent’anni.
Membro italiano al Safety Working Party della The European Agency for the evaluation of Medicinal Products dal 1998 al 2001
Docente di “Psicologia generale” e di “Psicologia della crescita” presso l’Università del Molise negli anni 1998 -2001.

Pensiero

I contributi più significativi si legano:

  1. La plasticità del cervello come “luogo” per la patologia mentale e in questo ambito sostiene che l’ambiente (l’esperienza) contribuisce a strutturare il cervello

  2. Le comunicazioni non verbali in psichiatria, come ampliamento del rapporto tra paziente e medico, ma anche come espressione che può giungere fino all’arte

  3. Il rapporto stretto tra cultura e psichiatria e dunque la psichiatria come disciplina che è parte della antropologia

  4. Si dedica allo studio dei comportamenti estremi e alla analisi dell’omicidio con un contributo alla psichiatria applicata alla giurisprudenza. In particolare sostiene la compatibilità tra normalità e omicidio definendone le dinamiche.

  5. Si dedica attualmente allo studio dei sentimenti, visti come elemento essenziale per vincere la paura e dunque anche per modificare i comportamenti sociali.

  6. In particolare è attento al comportamento adolescenziale.